Biblioteca vivente

La biblioteca vivente permette ad alunni/e, cittadini/e, di raccontare le proprie storie in movimento con l’obiettivo di creare un circuito di condivisione che porti a riflettere sulla molteplicità di storie universali e sulla ricchezza generata dalla contaminazione culturale.

L’esperienza della biblioteca vivente è stata declinata in vari modi all’interno del progetto “Sconfinamenti: letture, narrazioni e letterature in movimento”: è stata proposta ad alcune classi coinvolte nel progetto (> per saperne di più) ed è stata realizzata inoltre dall’associazione Mondo Aperto in collaborazione con Sentieri nel mondo. 

Mondo Aperto ha attuato la biblioteca vivente con un gruppo di donne provenienti da molti Paesi diversi. La conduzione del gruppo è “libera” e condivisa tra le partecipanti: chi pone domande, chi porta esempi, chi aiuta a tradurre un vocabolo del lessico utilizzato nel testo, dalla L1 alla L2, chi propone tematiche da approfondire. Il gruppo ha raccolto e inviato alla biblioteca 10 storie autobiografiche di migrazione nelle lingue madri e tradotte in italiano. Alcune di queste verranno selezionate per la pubblicazione “Storie sconfinate”

Diario delle attività di biblioteca vivente realizzate da Mondo Aperto e Sentieri nel mondo

Venerdì 23 settembre – Presentazione progetto “Sconfinamenti”: metodologia, contenuti, tempistiche, opportunità. Confronto sul coinvolgimento di mamme con bimbi, amiche con scarse opportunità formative, etc. Ascolto dei bisogni e delle necessità. Distribuzione compiti.

Venerdì 30 settembre – Preparazione domenica di apertura della sede e primo compleanno. Realizzazione vetrina con “linguaggio giraffa” sulla Comunicazione Nonviolenta (in italiano e arabo). 

Venerdì 14 ottobre – Appunti di viaggio: dal cofanetto “Donne a confronto” attraverso il gioco viene proposto il tema “Luci e ombre”.

Venerdì 21 ottobre – Appunti di viaggio: dal cofanetto “Donne a confronto” attraverso il gioco vengono proposte narrazioni e ricordi. Attivatore: “Il primo giorno che sono venuta in Italia”. Confronto e ascolto.

Venerdì 4 novembreVengono letti testi di Marshall da “Le parole sono finestre oppure muri”, in preparazione al corso di “Introduzione alla Comunicazione Nonviolenta”, che inizierà sabato 5 novembre. Riflessioni su nonviolenza e dittatura, situazioni di reclusione e negazione dei diritti umani (Siria, Afghanistan, Nepal, Nigeria, Togo, Gambia, Kenya, Congo).

Venerdì 11 novembre – Vengono proposti vari testi scelti dal cofanetto “Donne a confronto”. Le partecipanti intervengono attraverso la narrazione di esperienze di vita personali.

Venerdì 18 novembre – Viene proposta la lettura di testi redatti dalle partecipanti al progetto “Laboratori di futuro” e riguardanti diverse azioni (laboratorio di sartoria, corso di L2 per mamme analfabete con servizio babysitting, percorso sull’educazione nella prima infanzia, incontro di preparazione alle elezioni amministrative, etc. ) e vengono registrati gli interventi.

Venerdì 25 novembre – Letture di testi da Noury (esperienze di donne che hanno lavorato per i diritti umani in vari Paesi). Francesca legge il testo di Karima “Le antenate” e ne racconta la genesi (dal Laboratorio sulle soft skills di giugno 2021).

Venerdì 16 dicembre – Si spazia da tematiche correlate alla scuola, letta attraverso le esperienze delle mediatrici culturali e suscitata dall’intervento di Randa che organizza una scuola parentale, la partecipazione dei genitori, il ruolo dei docenti, l’impostazione di alcune metodologie, esperienze di esclusione e di separazione, esperienze di scuola in Germania (classi ponte), Francia (insegnamento del francese ai neoarrivati), Spagna (piccoli gruppi di apprendimento della lingua in orario extrascolastico).  Lettura da parte delle autrici di testi prodotti: “Nascita (titolo provvisorio)”, “La notte di Yalda”, “Cara Patria mia”, “Frammenti di vita”, etc. Commenti da parte delle partecipanti, richieste di chiarimenti, precisazioni e citazioni di esperienze analoghe.

Donna che versa il tè Donne in cerchio che parlano

Biblioteca musicale

La collaborazione del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università degli studi di Pavia, sede di Cremona, al progetto “Sconfinamenti: letture, narrazioni e letterature in movimento” nasce dalla consapevolezza, maturata nell’ambito della ricerca etnomusicologica, di come nei racconti individuali la musica possa avere un ruolo centrale di collante e collegamento con il luogo d’origine, suscitando ricordi e portando a specifiche narrazioni di sé. Alcuni recenti studi hanno rivelato come la musica sia strettamente connessa al processo migratorio. La musica crea un senso di collettività, permettendo di rimanere connessi con le persone del luogo di origine o di ricostruire un senso di appartenenza con altre persone che provengono dallo stesso luogo.

La collaborazione al progetto Sconfinamenti prevede, quindi, la ricerca e la raccolta di una serie di storie che siano anche “sonore”, nelle quali la musica abbia un ruolo fondamentale nello stimolare il racconto.

Il primo appuntamento, tenutosi il 9 dicembre 2022 presso la Casa delle Parole a Piacenza, ha visto la partecipazione della dott.ssa Thea Tiramani che ha proposto alle donne che frequentano questo spazio, luogo di ritrovo e condivisione, un laboratorio di conoscenza attraverso la musica.

Sono stati proposti alcuni “ascolti alla cieca”, ovvero sono stati riprodotti una serie di brani senza contestualizzarli. Ogni partecipante, liberamente, doveva pensare se per lei il brano proposto poteva essere considerato “musica”, quale fosse la funzione del brano, quali gli strumenti musicali/voci coinvolti e da che parte del mondo provenisse. I brani proposti hanno funzioni differenti (ballo, preghiera, gioco…), provengono da differenti continenti e non tutti sono effettivamente considerati musica all’interno della cultura che li ha prodotti.

L’ascolto di questi brani ha suscitato un proficuo dialogo tra le presenti, che hanno partecipato attivamente aprendosi a ricordi del passato e a considerazioni sul presente; questo ha permesso di conoscersi meglio. Inoltre, alcuni brani hanno suscitato ricordi del passato tra le presenti, che hanno dichiarato di “sentirsi a casa” attraverso la musica.

Le partecipanti sono state invitate a pensare, per il prossimo incontro che si terrà a gennaio 2023, a un brano (canzone, pezzo strumentale) che ricordi loro il primo luogo che hanno chiamato “casa” e a un brano che descriva il loro presente, la propria “casa” attuale.

Verrà proposto un incontro al mese fino alla fine del progetto “Sconfinamenti”, cercando di far emergere dal confronto nuove narrazioni. Le storie saranno raccolte in forma audiovisiva e poi eventualmente trascritte. Dove possibile saranno anche ritrasmesse nella forma di “biblioteca vivente” proposta dal progetto, con una narrazione in prima persona dei diretti interessati.

Donne in cerchio che parlano